Il CCD come rivelatore di radiazione nel range spettrale 1 - 10000 Å


Disporre di un rivelatore che abbia una elevata sensibilità in un ampio intervallo spettrale è il sogno di qualsiasi ricercatore che lavora nel campo delle misure fotometriche.

Esiste in natura un materiale chiamato Silicio che presenta un'elevata sensibilità nell'intervallo di lunghezze d'onda da 1 Å a 10000 Å, e che quindi copre lo spettro dal vicino-infrarosso ai raggi X (molli) e include l'UV, EUV e XUV.

Se poi il Silicio viene trattato opportunamente e vengono usate le stesse tecniche di produzione dei cosiddetti "chips", cioè dei circuiti integrati, si possono ottenere degli ottimi sensori di immagine. Oggi il CCD è assai diffuso, in quanto viene utilizzato non solo nelle video-camere commerciali ma anche nelle macchine fotografiche, le quali digitalizzano l'immagine e la immagazzinano in supporti di memorizzazione uguali a quelli usati nei computer. In tal modo la lettura viene effettuata da sistemi computerizzati che eliminano l'uso del processo fotografico tradizionale e permettono di vedere le foto sul proprio TV di casa.

Come si vede dalla figura, il Silicio, o meglio il CCD, ha una efficienza quantica (cioè il rapporto tra i fotoeventi prodotti e i fotoni incidenti) che si avvicina al 100% nel range 100 - 10 Å, e supera circa il 70% nel visibile.


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